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Il Palazzo del Barone d'Erlanger a Sidi Bou Said: alla scoperta di uno dei gioielli dell'architettura arabo - islamicaSidi Bou Said è una cittadina poco distante dal centro di Tunisi e dall'aeroporto, caratteristica per le sue case bianche e azzurre che ricordano i villaggi greci: una delle mete preferite dai turisti in Tunisia. Se oltre a fare foto (emozionante il contrasto degli infissi blu e dei grappoli di fiori viola sulle pareti bianche) e comprare souvenir (belle ceramiche con tipiche decorazioni azzurre) vi interessa un po' la storia locale, vi consiglio di visitare il Palazzo Ennejma Ezzahra ("la stella di Venere"), noto anche come "la casa del Barone d'Erlanger". E' un gioiello dell'architettura arabo-islamica, che riflette un mix di culture: qui artigiani tunisini, marocchini ed egiziani hanno unito le loro esperienze nel lavorare il marmo, lo stucco cesellato e il legno scolpito o dipinto. L'edificio ospita inoltre dal 1991 il "Centro di musica araba e mediterranea", con la fonoteca nazionale e il museo di oggetti musicali e d'arte. La figura del Barone d'Erlanger è poco conosciuta. Nato nel 1872 vicino a Parigi da una famiglia di ricchi banchieri, studiò pittura all'Accademia Julian di Parigi: le scene da lui dipinte, visibili all'interno del Palazzo, vi faranno sognare i paesi da lui visitati, con ritratti e scene di vita di strada in Francia, Italia, Inghilterra, Egitto, ma soprattutto Tunisia, dove si trasferì con la moglie italiana. Qui si dedica alla pittura e si circonda di musicisti: inizia a suonare il Quanun, strumento a 78 corde della tradizione araba e si interessa ai trattati musicali arabi del Medioevo, che traduce in lingua francese, e alla trascrizione dei repertori musicali dell'epoca. Grazie ai suoi collaboratori, furono pubblicati sei volumi sulla storia della musica araba. I suoi lavori e il suo interesse per la musica furono così importanti che il re d'Egitto Farouk lo incarica di organizzare il primo congresso di musica araba nel 1932. Purtroppo morì poco prima dell'evento. Uscendo dall'edificio potete ammirare l'immenso giardino a terrazze con eucalipti, cipressi, agavi, piante d'aloe e d'acacia, olivi selvaggi, che si estende per 5 ettari, secondo la tradizione andalusa a cui il Palazzo si ispira. Vuoi organizzare un viaggio in Tunisia ma non sai da dove partire? Chiedi informazioni al tuo travel planner: www.lastminutetunisie.com Seguici su facebook: ti porteremo alla scoperta di questo meraviglioso Paese e potrai approfittare delle nostre offerte last minute e dei nostri consigli! Giada Frana, Travel Planner Lastminute Tunisia |
Il Palazzo del Barone d'Erlanger a Sidi Bou Said: alla scoperta di uno dei gioielli dell'architettura arabo - islamicaSidi Bou Said è una cittadina poco distante dal centro di Tunisi e dall'aeroporto, caratteristica per le sue case bianche e azzurre che ricordano i villaggi greci: una delle mete preferite dai turisti in Tunisia. Se oltre a fare foto (emozionante il contrasto degli infissi blu e dei grappoli di fiori viola sulle pareti bianche) e comprare souvenir (belle ceramiche con tipiche decorazioni azzurre) vi interessa un po' la storia locale, vi consiglio di visitare il Palazzo Ennejma Ezzahra ("la stella di Venere"), noto anche come "la casa del Barone d'Erlanger". E' un gioiello dell'architettura arabo-islamica, che riflette un mix di culture: qui artigiani tunisini, marocchini ed egiziani hanno unito le loro esperienze nel lavorare il marmo, lo stucco cesellato e il legno scolpito o dipinto. L'edificio ospita inoltre dal 1991 il "Centro di musica araba e mediterranea", con la fonoteca nazionale e il museo di oggetti musicali e d'arte. La figura del Barone d'Erlanger è poco conosciuta. Nato nel 1872 vicino a Parigi da una famiglia di ricchi banchieri, studiò pittura all'Accademia Julian di Parigi: le scene da lui dipinte, visibili all'interno del Palazzo, vi faranno sognare i paesi da lui visitati, con ritratti e scene di vita di strada in Francia, Italia, Inghilterra, Egitto, ma soprattutto Tunisia, dove si trasferì con la moglie italiana. Qui si dedica alla pittura e si circonda di musicisti: inizia a suonare il Quanun, strumento a 78 corde della tradizione araba e si interessa ai trattati musicali arabi del Medioevo, che traduce in lingua francese, e alla trascrizione dei repertori musicali dell'epoca. Grazie ai suoi collaboratori, furono pubblicati sei volumi sulla storia della musica araba. I suoi lavori e il suo interesse per la musica furono così importanti che il re d'Egitto Farouk lo incarica di organizzare il primo congresso di musica araba nel 1932. Purtroppo morì poco prima dell'evento. Uscendo dall'edificio potete ammirare l'immenso giardino a terrazze con eucalipti, cipressi, agavi, piante d'aloe e d'acacia, olivi selvaggi, che si estende per 5 ettari, secondo la tradizione andalusa a cui il Palazzo si ispira. Vuoi organizzare un viaggio in Tunisia ma non sai da dove partire? Chiedi informazioni al tuo travel planner: www.lastminutetunisie.com Seguici su facebook: ti porteremo alla scoperta di questo meraviglioso Paese e potrai approfittare delle nostre offerte last minute e dei nostri consigli! Giada Frana, Travel Planner Lastminute Tunisia |
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